5 FATICHE: BERCETO, SILLARA, CIRONE, BRATTELLO, TIEDOLI

Il percorso

Partendo da Barca si raggiunge Branzone, quindi si scende a Roccamurata. Dopo 1,2 km sulla fondovalle, si svolta a destra per Berceto e si attacca la salita che conduce a Lozzola. La pendenza non supera il 9%, ma raramente scende sotto il 6. Da Lozzola si affrontano un paio di tornanti in discesa e si raggiunge il bivio per Ghiare. Lì iniziano una serie di passaggi da non sottovalutare. La strada sale con regolarità sino a Berceto, descrivendo una serie di tornanti nei pressi di Roccaprebalza, che non hanno nulla da invidiare a quelli di Piantonia. La pendenza si mantiene attorno al 6-7%, con punte del 10%. Dal Poggio Enzo Ferrari si scende in direzione di Calestano e, dopo circa un chilometro, si svolta a destra e si inizia la scalata del Sillara. La salita è regolare, priva di grandi impennate ma avara di concessioni per la pressoché totale assenza di tratti in falsopiano. Dopo un morbido approccio, in cui la strada descrive ampi tornanti, dal terzo chilometro le difficoltà si fanno maggiori, culminando nel penultimo chilometro nella punta dell’11%. Successivamente si scende a picco verso Marra e, poco prima di Bosco, si seguono le indicazioni per Pontremoli e si attacca l’ascesa del Cirone, molto insidiosa se affrontata in seguito ad altri colli. L’inizio è piuttosto brusco: nei primi 2 km si registrano un paio d’impennate al 12%; in seguito la strada sale con più regolarità. Dal Passo si scende in picchiata sino a Mulinello, da dove un tratto di falsopiano conduce al bivio per la Cisa. Si mantiene la sinistra e si raggiunge Mignegno, dove si inizia a salire il Brattello. La scalata è lunga (quasi 19 km) e da non sottovalutare, nonostante la pendenza media si aggiri attorno al 4,5%. I primi 4 km e gli ultimi 7 sono i più impegnativi: qui la strada raggiunge pendenze del 9%. In mezzo, presso Grondola, un lungo falsopiano. Dal Brattello si scende a Borgotaro e di lì si prosegue per Ostia. Si consiglia la strada vecchia (se non è chiusa per frana): essa è meno trafficata. Da Ostia a Barca una serie di strappi impegnativi vi accompagneranno per 3,5 km. L’ultimo chilometro e mezzo è in sali-scendi

L’ambiente

Numerosi i tratti ombreggiati, in particolare tra Ghiare e Lozzola e quasi per tutta l’ascesa del Brattello, oltre ad un tratto di discesa, presso Valdena, e in prossimità di Magrano, salendo verso Tiedoli. La presenza di un viadotto autostradale, poco prima di Roccaprebalza, pregiudica l’armonia di un paesaggio dominato da prati e castagneti. Poco oltre Lozzola si oltrepassa il bivio per Corchia, amena località di villeggiatura, mentre Berceto, Roccaprebalza e Pontremoli (solo sfiorata dal percorso) sono interessanti borghi Medievali. In prossimità del Passo Sillara il paesaggio è piuttosto brullo, con visuale sulle nude cime dei monti Sillara e Polo. Scendendo, bei panorami sulla Val Parma. L’ascesa del Cirone comincia tra i pascoli che circondano il piccolo abitato di Cirone e si concude in un contesto selvaggio, caratterizzato da una bella abetaia. La presenza dei tralicci dell’alta tensione crea purtroppo una nota disarmonica. Da notare la pittoresca chiesetta che domina le due vallate (Parma e Magra), su una collina presso il passo, posto ai piedi del monte Borgognone. Scendendo il paesaggio si fa più brullo e la strada si snoda a strapiombo sulla val di Magra, descrivendo ampi tornanti.

Note

Presso il Passo del Cirone si trova il bar-ristorante Faro-Rosso
Traffico

Il traffico è intenso nella fondovalle e nei pressi di Berceto. Per il resto scarso.

Fondo stradale

L’asfalto è in buone condizioni lungo la maggior parte del tragitto. Fanno eccezione i tratti compresi tra Testanello e Nicoli e tra Magrano e Tiedoli.

Rifornimento idrico

Una fontana è presente a metà dell’ascesa del Brattello e a Pracchiola, lungo la discesa del Cirone